“[…] Quarant’anni cosa sono […] Sembra ieri […] Sembra ieri anche quando dopo dieci anni trascorsi presso alcune modellerie da Venezia a Treviso, pensai, assieme a mia moglie, di iniziare a lavorare in proprio. […] Non vi nascondo che i primi periodi sono stati davvero duri, per fortuna al mio fianco avevo, e ho, una moglie che nei momenti difficili ha saputo spronarmi, incoraggiarmi e aiutarmi, anche come garzone, pur dovendo accudire alla casa e ai nostri quattro figli […] Il lavoro aumentava e le giornate si accorciavano sempre di più, il normale orario di lavoro era dalle sei alle ventidue o dopo mezzanotte […] credo si possa dire oggi che se c’è stato il miracolo del Nordest, miracolo economico, forse un po’ di merito va anche a quanti, come noi, hanno mosso i primi passi […] Ora l’azienda, grazie a Enrico e Francesco (i due figli, ndr) che mi hanno affiancato nel lavoro, ha potuto assumere le dimensioni attuali, vincendo in primo luogo la sfida trasferendosi da sotto casa (come tutte le botteghe artigiane di una volta) in questo capannone enorme nel 1991, ma ormai piccolo grazie ai 18 attuali collaboratori […] Dal 2000, con l’inserimento della prima macchina a controllo numerico, si sta cercando di vincere nuove sfide. Queste ci portano a nuovi tipi di investimento (il tecnologico) molto più adatto ai giovani […] e con il passare del tempo vedo che l’azienda è sempre più in buone mani […] L’Associazione Artigiani, della quale per alcuni anni anch’io sono stato un dirigente, mi dà qualche preoccupazione per questo suo espandersi verso nuovi traguardi, non vorrei si perdesse di vista il vero artigiano. […] Alle Amministrazioni locali, affinché non siano più vessatorie nei confronti di questi imprenditori. […] Da ieri è funzionante questo impianto fotovoltaico, ed è per noi (per i miei figli) un grosso impegno. Lo si è assunto perché crediamo che sempre più si devono cercare fonti alternative al petrolio, ormai ci siamo notevolmente inquinati. […]  Grazie a voi tutti e buona giornata con tutti noi”.